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Messaggi - paolino

#1
Bollettino Neve / Re: Meteo Primavera 2024
Marzo 27, 2024, 02:52:00 PM
Domani piove, poi venerdì caldo
#2
Bollettino Neve / Re: Meteo Primavera 2024
Marzo 27, 2024, 08:47:12 AM
A cose normali la "neve marzolina dura dalla sera alla mattina".
Ora è più aprile che marzo, neve a terra non ce n'è e la terra è calda e marcia. Se anche oggi ne facesse 30 cm (improbabile) sarei pronto a scommettere che per sabato rimarrebbero solo chiazze qua e là.

Io spero tanto che la faccia ma, come sempre, non per lo sci.
#3
Bollettino Neve / Re: Meteo Primavera 2024
Marzo 26, 2024, 02:58:13 PM
Per pasqua o ha fatto un bell'inverno (com'è successo tante volte in passato) oppure è meglio dedicarsi ad una bella grigliata.
#4
Bollettino Neve / Re: Meteo Primavera 2024
Marzo 25, 2024, 02:06:49 PM
Ora poi c'hanno la finanziatrice santanchè in altre faccende affaccendata quindi bisogna che il pianto si senta forte forte
#5
Citazione di: Maghero il Marzo 25, 2024, 11:15:58 AMahi, questo video e soprattutto queste impressioni "a caldo" sono pesanti e la paura è che portino ad un ripensamento della località del Pinocchio. Senza Pinocchio si fa ancora più buia.

È finito il giochino...
#6
Hoping for the best but expecting the worst.

E pensare che 15 anni fa su questo forum io avevo la parte dell'ottimista nell'eterno dualismo con il bieco ambientalista!  :-\
#7
Citazione di: orso nero il Marzo 20, 2024, 02:17:53 PM...e che l'inverno degli anni passati non è stato il più caldo di sempre...


In realtà tutti gli inverni sembrano essere i più caldi di sempre, almeno finchè non arriva l'anno successivo.
Quindi godetevi questo inverno che il prossimo (probabilmente) sarà peggio! :D
#8
E un po' perché pur di saltare la scuola andrebbe bene anche il torneo di burraco al circolo arci di Papone. ;)
#9
Citazione di: bracco il Marzo 19, 2024, 03:19:12 PMqui si fa complicata una cosa semplice

manca il freddo

manca solo e soltanto il freddo

poi cannoni quota tutto quello che volete ma è mancato l inverno il freddo... secondo me il 90% della regione toscana negli ultimi 12 mesi non è mai stato sotto zero

Vado a memoria, ma l'ultima nevicata in pianura con un minimo di accumulo (prendo a riferimento PT_PO_FI) risale al 2012, l'ultima con almeno 10 cm a terra al 2009. Una vita fa.
Fino ad allora una comparsata la faceva se non ogni anno almeno ogni due.

Quest'anno niente neve sotto i 1000, mai. Non ricordo fosse mai successo.

Anche nell'anno delle supernevicate 20-21 è vero che al passo ce n'erano 4 metri, ma sotto i 1200 era quasi sempre acqua.
Lo spiazzo per montaggio catene a pian de'sisi penso ormai abbia cambiato destinazione d'uso.

Eh ma se ci fossero i cannoni...
#10
Se capisco bene, lemotte sta dicendo che pasqua si è sempre fatta sugli sci (ed aggiungo io, generalmente ad aprile inoltrato) anche in inverni pessimi e che quest'anno la sensazione è che non sia stato fatto abbastanza per arrivare al 31 marzo in condizioni dignitose.
#11
Devano chiudere e buttare via la chiave
#12
L'articolo è ovviamente fazioso, d'altro canto è prodotto da Legambiente.
Magari ANEF, Federfuni o Federalberghi ne fanno un altro altrettanto di parte. Si possono leggere tutti e farsi un'idea.

Personalmente, non avendo mai considerato lo sci un vero e proprio sport (non riesco a considerare alla stregua di ciclismo, corsa, calcio, ginnastica ecc una disciplina che possa essere praticata solo in determinate aree, solo in determinati periodi, solo in determinate condizioni, solo a fronte di un esborso notevole di denaro e grossi impegni di tempo...vedo più analogie con una crociera a dirla tutta), ho sempre inteso lo sci esclusivamente come turismo invernale, e come tale l'ho sempre vissuto. Ma il turismo invernale presuppone la presenza della neve (opinione personale, magari a qualcuno bastano le SPA), quella vera, non un surrogato (motivo per cui non ho mai visto di buon grado l'innevamento artificiale, senza entrare nel merito di quanto sia energivoro) e venendo sempre più a mancare l'elemento naturale per me fondamentale, per quanto mi riguarda lo sci appartiene molto al passato, pochissimo al presente, chissà al futuro. D'altro canto, chi andrebbe mai al mare con 10° ed una lampada UV sotto l'ombrellone che simula il sole?

Detto ciò, capisco il ragionamento di m4rko, c'è un mondo ed un'economia che gira intorno alla neve, è innegabile; ma, a parte la mia atavica avversione nei confronti del PIL e dei suoi figli, tra cui la privatizzazione selvaggia, è fatto certo che chi non sta al passo coi tempi (o addirittura li anticipa) è destinato a morire (vedi Nokia, Blackberry, Kodak...); ecco, molte stazioni sciistiche sono in ritardo con la riconversione di almeno 10 anni (e non solo per ragioni climatiche, molte stazioni sono morte quando ancora cadevano metri di neve), secondo voi che destino potranno avere? E che senso ha continuare a tenerle in vita se nel frattempo questa riconversione non viene avviata? E poi, è davvero esistenziale che queste località vivano solo di turismo, in particolare quello di massa? Davvero non si riesce, nel 2024, a pensare a niente di meglio di alberghi da 100 camere e funivie per mandare avanti un paese di poche anime?

Per assurdo (ma neanche troppo, visti i soldi che girano), le stazioni invernali più in salute, sono anche quelle più virtuose nel turismo 12 mesi l'anno: Dolomiti, Austria, Svizzera, ecc.
3 anni fa, chiecchierando con un'albergatrice di Vigo di Fassa, mi fu detto che loro d'inverno potrebbero anche chiudere, ormai da qualche anno d'estate guadagnano molto di più.
#13
https://www.legambiente.it/rapporti-e-osservatori/rapporti-in-evidenza/nevediversa/#:~:text=I%20dati%20del%20nostro%20report,alpino%20e%2085%20sull'Appennino.

I dati del nostro report Nevediversa 2024, tutti in aumento, parlano chiaro:177 gli impianti temporaneamente chiusi nella Penisola (+39 unità rispetto al report precedente), di cui 92 sull'arco alpino e 85 sull'Appennino. Salgono a 93 gli impianti aperti a singhiozzo (+9 rispetto al report precedente), il grosso, ben 55, si concentra sugli Appennini. Altro dato in crescita è quello delle strutture dismesse che raggiungono quota 260 (erano 249 nel report precedente) di cui 176 sulle Alpi e 84 sulla dorsale appenninica; e quello degli impianti sottoposti al cosiddetto "accanimento terapeutico", 241 quelli censiti da Legambiente (+33 unità) che sopravvivono solo con forti iniezioni di denaro pubblico. Il grosso, ben 123, sugli Appennini. Dati allarmanti a cui va aggiunta la crescita dei bacini idrici per l'innevamento artificiale: 158 quelli censiti (+16 rispetto al report 2023) di cui la gran parte in questo caso, ben 141, sulle Alpi, e il restante, 17, sulla dorsale appenninica. Sul fronte finanziamenti, per aiutare il settore sono ben 148 i milioni di euro destinati lo scorso anno dal Ministero del Turismo per l'ammodernamento degli impianti di risalita e di innevamento artificiale a fronte dei soli quattro milioni destinati alla promozione dell'ecoturismo. E se si guarda alle singole regioni si scopre che finanziamenti per la neve artificiale non accennano a diminuire. 


https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2024/03/Nevediversa-2024.pdf?_gl=1*19oskhr*_up*MQ..*_ga*MjE2MzI2OTkzLjE3MTA1MDY2ODg.*_ga_LX7CNT6SDN*MTcxMDUwNjY4NS4xLjAuMTcxMDUwNjY4NS4wLjAuMA..
#14
Ah non lo so, può darsi. Io ragiono ma sono anni che non frequento più. ;)
#15
Quindi, in soldoni, se per assurdo la SAF decidesse di non aprire una stucchi regolarmente innevata per disincentivare gli utenti a fermarsi alla selletta ma "obbligarli" ad andare fino all'ovo, il cliente non solo si troverebbe un comprensorio spezzato a prezzo pieno, ma anche l'eventuale multa nel caso in cui decidesse di percorrere una pista magari migliore di altre ma dichiarata chiusa.