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Messaggi - gio.moret

#1
Citazione di: fioccodineve il Ottobre 11, 2011, 08:31:46 PM
Bene, anche te ti sei fatto la via crucis fino in vetta....a questo punto è chiaro che non c'è niente di fattibile, anche se sulla carta sembra una strada da poter fare anche con la city-bike.

Ho idea che chi ha fatto la carta ha preso l'ortofoto e con la stessa sensazione che ha chiunque guardandola ha interpretato quelle traccie come una carrareccia.


Citazione di: fioccodineve il Ottobre 11, 2011, 08:31:46 PM
Con che mezzi salgono?

Con un Defender, Land Cruiser, Classe G, Discovery o roba più tosta come Unimog con tassellate e gomme "sgonfie" al punto giusto....insomma ci vuole motore e saper gestire la pendenza per non ribaltarsi e fare quei tratti che in alcuni punti sfiorano il 42%.

In linea mi massima pensavo anche io a questo tipo di mezzi e aggiungerei alla lista anche i mezzi militari dell'Iveco derivato dal Daily.

Un'ultima nota sulla mia esperienza: nella parte terminale facendo digressioni fuori dalla traccia ho visto che affiorava dal terreno filo spinato arrugginito in più di un punto.
#2
Sabato scorso 08/10/2011 sono partito da Fanano in MTB e via Canevare e Lago della Ninfa ho raggiunto il luogo dove inizia la strada bianca che attraversa il pian Cavallaro poco prima della fine della strada militare asfaltata. La mia intenzione era salire sul Cimone visto che non c'ero mai stato e le condizioni meteo promettevano un panorama piuttosto vasto. Non avevo ancora scoperto questo forum e questo topic.  Con l'ausilio della carta al 25000 dei sentieri dell'Appennino Modenese del CAI di Modena e delle immagini di pagine gialle visual sono caduto nello stesso errore-illusione di alcuni di voi: poter raggiungere la cima in sella percorrendo la carrareccia che raggiunge la cima dal versante sud.
Quindi ho percorso tutto il pian cavallaro e al Balzone ho tenuto la sinistra percorrendo la strada riportata nella prima foto di fioccodineve. Pur avendo notato la traccia che saliva (quella segnata in rosso nella foto di fioccodineve) ho proseguito pensando che fosse uno scherzo, anche perchè sulla mia carta ce ne sono segnate ben due di strade che salgono, e ho proseguito ma mi sono ritrovato al bivio con il sentiero 489 che sale da Doccia. Sono ritornato indietro e siccome volevo andare assolutamente in cima, sono salito per la traccia portandomi la bici. Nonostante fosse particolarmente faticoso non mi sono fermato dove si è fermato fioccodineve ma ho proseguito fino in cima sperando che si addolcisse. In bici è tutta impercorribile!!!! E anche a piedi senza doversi portare la bici secondo me sarebbe comunque faticosa.

Purtroppo di questo tratto non ho fatto foto perchè c'era particolarmente freddo e non avevo voglia di togliermi i guanti.

Anche sulle ortofoto riprese in anni diversi che si possono vedere sul sito del portale cartografico nazionale si vede quello che c'è su pagine gialle visual e che è riportato anche sulle carte. In particolare sulle ortofoto in bianco e nero dell 1988 si possono vedere le due traccie riportate sulla carta del CAI.

Io mi sono fatto questa convinzione, la traccia viene usata per salire sporadicamente in cima. Per i carichi comunque c'è anche una teleferica oltre all'ascensore.
La traccia cambia perchè chi la percorre non fa sempre lo stesso percorso: in certi punti molto ripidi il passaggio dei mezzi causa il diradamento del cotico erboso e le piogge iniziano a dilavare il terreno rendendo le traccie profonde e impercorribili. In alcuni punti vi è l'asportazione completa dello strato di terreno fino a far affiorare sassi di una certa dimensione.
Siccome salivo a zig zag per addolcirmi un po' il pendio mi sono accorto che si possono individuare traccie più o meno vecchie, alcune approfondite dalle acque, abbandonate e poi anche nuovamente inerbite.

Per fortuna che tutta la fatica che ho fatto è valsa la pena perchè in cima il panorama spaziava dall'Adamello alla Corsica!

Mi rimane però la curiosità di sapere con quali mezzi salgono e scendono per quei pendii così ripidi. Io ho come la sensazione che siano mezzi gommati e non cingolati.

Sono poi sceso per il versante settentrionale e dopo quest'esursione ho concluso che sul Cimone in bici pedalando non ci si va e che le carte in questo particolare sono illusorie.