Amarcord

Aperto da flg, Gennaio 13, 2012, 07:57:58 AM

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flg

Dopo il topic sulle omologazioni FIS, e grazie a Guardy e a Baia, mi sono tornati in mente mille ricordi... Potrebbe essere un bel topic, vediamo cosa viene fuori. Inizio io.

- Le Motte. Partiva sotto al Miramonti, ricordo il salto della strada, battesimo del fuoco per noi ragazzini!! Uno si metteva a monte (nemmeno sempre, però...) e gli altri partivano dal muro e saltavano. Ci ho fatto una o due gare, mi sembra i Giochi della Gioventù. Il bosco era il nostro terreno di avventura, anche in estate.

- Stucchi. Quando non solo ci facevamo gigante, ma anche discesa... Il "ringollino" diviso in due, con l'isola di alberi nel mezzo, il saltone, e l'arrivo che quando era in fondo non sapevi mai come sarebbe andata a finire. E la manovia, quando per due anni ci si allenava in fondo alla Stucchi, proprio davanti al Chiarofonte. Quanti guanti sdruciti con quel cavo da acchiappare al volo.

- Le capanne. E lo slalom fatto davanti al ristorante di Romano e di Bizzino alla Secchia??? Correvamo ovunque...

Bei ricordi. E bellissima l'amicizia che ancora lega le varie generazioni di ex atleti tra loro. Eravamo tutina solo in discesa, ma che bello aver vissuto quei momenti... A volte, nelle varie serate tra allenatori, ci divertiamo a ridere di come eravamo, e di come anche oggi, dopo trenta o quaranta anni di sci, ne siamo ancora innamorati ed entusiasti...
Filippo Lo Giudice

"And then there were birds. For each one of them, the most important thing in life was to reach out and touch perfection, in what they most loved to do, and that was flying". Richard Bach, Jonathan Livingstone seagull.

lorenz

Già, Le Motte!

C'era un tracciato più curvilineo e quello di cui parli tu (noi lo chiamavamo "Direttissima": "Sulla Direttissima delle Motte ho battuto le palle e me le son rotte"....), con il mitico salto dello stradello.

Fino a che non hanno ci costruito una palazzina qualche anno fa, nel piazzalino dietro il distributore si vedeva la base di cemento della stazione a monte della sg monoposto. E se non sbaglio c'era anche un vecchio ovetto della Zeno, piazzato lì.   

E questa è solo una parte veramente minima dei ricordi....
Fescion? Sempre, sempre! Anche in mutande. O nella tormenta.

Cliccare sul mouse è come girare una pagina, ma tu sei talmente arretrato che ti lecchi il polpastrello del dito medio...

"E STATA DURA MA CE L'HAI FATTA... BRAVO BISCHERO!" (Iscrizione trovata da Sir Edmund Hillary sull'Everest)

Baia

#2
Citazione di: flg il Gennaio 13, 2012, 07:57:58 AM
Dopo il topic sulle omologazioni FIS, e grazie a Guardy e a Baia, mi sono tornati in mente mille ricordi... Potrebbe essere un bel topic, vediamo cosa viene fuori. Inizio io.


Noooo.... che spettacolo questo topic!!!

Via con qualche altro ricordo chesicuramente avra' accomunato diversi tutina degli anni ottanta, seppur di localita, sci club e squadre diverse:

- vietatissimo e pericolosissimo! Ma super gettonato e, se avvezzi, compiuto in moderata sicurezza: il salto del tracciato del doppio skilift del Gomito!
Si faceva sul gobbone provenendo dal lato Stucchi, in direzione Selletta (per intenderci), alla fine di uno stradello ben battutto che attraversava il doppio impianto.
Si prendeva l'adeguata velocita', si calcolava con scientifico tempismo il lasso di tempo tra un gancio e l'altro dello skilift, considerando addirittura (per chi, tra i piu competenti in materia di vintage se lo ricorda!) che i due skilift viaggiavano paralleli a velocita' diverse tra loro (salendo, quello di destra era notevolmente piu veloce di quello di sinistra!).
Il salto, quando ben eseguito, permetteva di superare in volo l'intero doppio impianto e a volte capitava, sotto gli occhi esterefatti di chi stava risalendo con lo skilift, di sfiorare i ganci inutilizzati. Adrenalina pura! Incoscienza? Beh, anche! Avevamo 14 anni! Eravamo in forte anticipo (direi pionieri) di cio che poi si e' evoluto nel Freestyle che allora ancora non esisteva, come non esisteva lo snowboard!

- sempre Gomito, sempre skilift di destra, il piu veloce. Chi si ricorda con quale abilita' riservata a pochi aficionados, durante la risalita, ci si metteva improvvisamente di traverso, (come si fa per completare un brusco arresto dopo una rapida serpentina), si lasciava che il cavo del gancio dello skilift raggiungesse la massima estensione, andasse in trazione, esercitasse una violenta spinta reattiva, permettendo letteralmente di issarti in altezza (noi eravamo anche leggeri, essendo ragazzini). Cosi facendo si riuscivano a percorrere decine e decine di metri, letteralmente sospesi per aria, sotto gli occhi sbarrati dei passanti.

E chi e' che, almeno una volta, sulla Selletta o la Fivizzani, proveniente da monte non e' mai epassato sotto le gambe di un povero ignaro principiante in procinto di uno spazzaneve esageratamente largo?

Mamma mia quante se ne combinava.... a pensarci adesso, che vergogna!
Faccio oggi, pentito, pubblica ammenda!

Si faceva solo noi?
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tommasone

Certo eravate veramente dei tutina bastardi! E noi ci lamentiamo degli attuali!
3 Park city, 3 Deer Valley, 2 The Canyons, 1 Brighton, 1 Snowbird, 1 Alta, 1 Solitude, 1 Bremboski, 2 Montecampione, 1 Valbondione, 1 Borno,  5 Abetone, 1 Doga e mi manca ancora il cimo!

Baia

E il fatto che, grazie alle giacche a vento delle rispettive squadre di appartenenza, finche' eravamo piccoli, si riuscisse quasi sempre a saltare a pie' pari la coda allo skilift del gomito e alla seggiovia della Riva?

Sulke Zeno invece tutti in coda.... anche perche ricordo che non ci fosse neppure lo spazio fisico per passare avanti, se non quei due corridoi di emergenza ai lati della fila, ma padsavano solo i maestri.
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Baia

Visto che e' stato creato opportunatamente un topic di raccolta vintage, copio e incollo qui i miei interventi in altri thread sul tema specifico.

Citazione di: Baiadangela il Gennaio 10, 2012, 08:20:44 PM
Sul muro della Riva lo Slalom si faceva anche negli anni ottanta, perche' ce l'ho fatto io stesso, quando ero un piccolo tutina! Solo che allora, la tutina vera e propria, erano in pochi ad avercela davvero! Io avevo i pantaloni da Slalom della Ellesse, rinforzati sulle ginocchia!
Rinforzi inutili, giacche passavo a mezzo metro dal palo (di legno d'acero verniciato!)

Fu proprio in quell'occasione che vidi gareggiare (e vincere) il Tondi.
Io arrivai bene nella prima manche, ed esimo nella seconda.
Forse saltai anche un palo all'ingresso del primo pettine.

E vai di amarcord.....
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Baia

Citazione di: Baiadangela il Gennaio 03, 2012, 11:39:09 AM

Ecco come si presentava la Fivizzani intorno al '78... noi s'è sempre chiamata così, invece che Chierroni.
Siamo in posa accanto all'ingresso della seggiovia che rimane alla destra della foto, forse trenta metri più giu.
Sotto c'erano dei locali a noi riservati, mi are di ricordare che si chiamasse "la casina" o "la casetta", qualcosa del genere.
Era una specie di ritrovo dello sci club, c'erano un paio di stanze con una stufa e un bagno... serviva a qualcuno per indossare gli scarponi, a qualcun altro per consumare frettolosamente la colazione al sacco prima di raggiungere la Selletta, ritrovo con i rispettivi maestri dei corsi.
Il Pullman parcheggiava rigorosamente nel piazzale delle Regine, sempre pieno e affollato.

Ma come si può vedere, di neve li in fondo ce n'era poca anche allora

Sat

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Baia

Citazione di: Baiadangela il Gennaio 03, 2012, 10:19:23 PM

Fivizzani



Bella la mi' Fivizzani!!!
Colla vecchia seggiovia di prima.... da bambini si sapevano tutti i cartelloni pubblicitari a memoria, appesi lungo i piloni.
Erano tutti punzonati, perché passando, ci si divertiva a sentire il rumore metallico che facevano, sbattendoci la punta del bastoncino.

Quando c'era tanta neve, in un tratto della seggiovia, si dovevano sollevare le ginocchia per non strusciare con gli sci a terra; anzi in quel punto, più o meno a metà dell'impianto, a volte se ne approfittava per scendere prima e tornare a valle per il fuoripista mai battuto in mezzo al bosco.

Ogni tanto l'omino dell'impianto se n'accorgeva e s'inkazzava di brutto, perché era pericoloso!
Ma s'era talmente piccini, che alla fine si rassegnava e un ci diceva nulla!
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Baia

Citazione di: Baiadangela il Gennaio 05, 2012, 03:54:30 PM
Oh... ma che è uno scherzo!?!?!

Dai Balena, sii serio....
Che vuol dire "ti ricordino il raccordino che c'era" ?????

Non mi dire che un c'è più neanche quello!!!!
Ci si faceva le gare di scorrevolezza rientrando a sera, a chiusura impianti (visto che il Pullman ci aspettava sempre alle Regine).

E allora.. visto che mi sfidi..... sulla Selletta (la pista da noi ragazzini più odiata del comprensorio perché considerata troppo facile... eravamo un po' presuntuosi, diciamolo!) c'era un unico tratto che ci piaceva fare e che facevamo in pochi... un bel muro degno di quello iniziale della Riva, completamente caratterizzato da gobbe altissime!

Praticamente ci facevamo il FreeStyle prima ancora che lo avessero inventato!
A valle del tratto potevi scegliere: o piegavi a sinistra e finivi la Selletta, o tiravi dritto traversando la Selletta con peso leggermente a monte e prendevi il collegamento che ti riportava alla Fivizzani.

C'è ancora?
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guardinga76

Citazione di: Baiadangela il Gennaio 13, 2012, 11:11:36 AM
Noooo.... che spettacolo questo topic!!!

Via con qualche altro ricordo chesicuramente avra' accomunato diversi tutina degli anni ottanta, seppur di localita, sci club e squadre diverse:

- vietatissimo e pericolosissimo! Ma super gettonato e, se avvezzi, compiuto in moderata sicurezza: il salto del tracciato del doppio skilift del Gomito!
Si faceva sul gobbone provenendo dal lato Stucchi, in direzione Selletta (per intenderci), alla fine di uno stradello ben battutto che attraversava il doppio impianto.
Si prendeva l'adeguata velocita', si calcolava con scientifico tempismo il lasso di tempo tra un gancio e l'altro dello skilift, considerando addirittura (per chi, tra i piu competenti in materia di vintage se lo ricorda!) che i due skilift viaggiavano paralleli a velocita' diverse tra loro (salendo, quello di destra era notevolmente piu veloce di quello di sinistra!).
Il salto, quando ben eseguito, permetteva di superare in volo l'intero doppio impianto e a volte capitava, sotto gli occhi esterefatti di chi stava risalendo con lo skilift, di sfiorare i ganci inutilizzati. Adrenalina pura! Incoscienza? Beh, anche! Avevamo 14 anni! Eravamo in forte anticipo (direi pionieri) di cio che poi si e' evoluto nel Freestyle che allora ancora non esisteva, come non esisteva lo snowboard!

- sempre Gomito, sempre skilift di destra, il piu veloce. Chi si ricorda con quale abilita' riservata a pochi aficionados, durante la risalita, ci si metteva improvvisamente di traverso, (come si fa per completare un brusco arresto dopo una rapida serpentina), si lasciava che il cavo del gancio dello skilift raggiungesse la massima estensione, andasse in trazione, esercitasse una violenta spinta reattiva, permettendo letteralmente di issarti in altezza (noi eravamo anche leggeri, essendo ragazzini). Cosi facendo si riuscivano a percorrere decine e decine di metri, letteralmente sospesi per aria, sotto gli occhi sbarrati dei passanti.

E chi e' che, almeno una volta, sulla Selletta o la Fivizzani, proveniente da monte non e' mai epassato sotto le gambe di un povero ignaro principiante in procinto di uno spazzaneve esageratamente largo?

Mamma mia quante se ne combinava.... a pensarci adesso, che vergogna!
Faccio oggi, pentito, pubblica ammenda!

Si faceva solo noi?



hihihihi sai quante volte...e anche all'indietro sullo skilift, poveri maschietti quando ci sfidavano ;)...
sotto le gambe dei principianti...beh ecco questa mi pare una mega str... non la credo, vi sareste sdraiati ambedue inesorabilmente...non conveniva a nessuno ;)
non far del male perchè peccato, non far del bene perchè sprecato

Baia

Citazione di: guardinga76 il Gennaio 13, 2012, 12:31:22 PM



sotto le gambe dei principianti...beh ecco questa mi pare una mega str... non la credo, vi sareste sdraiati ambedue inesorabilmente...non conveniva a nessuno ;)

Guardinga, te lo giuro!
Purtroppo s'e' fatta anche questa, senza danni o cadute per nessuno. Semmai qualche volta se n'e' ricavata qualche ciaffata dai genitori, quando ci sentivano raccontalla!
Guarda che eravamo molto piccoli e ci si passava sotto facilmente, quando si verificavano le condizioni ottimali (spazzaneve quasi da fermo, in piano, sci molto divaricati e punte larghe). Al massimo rigavi e acciottolavi un po gli sci, ma mai nessun incidente!
Le invettive invece di chi subiva l'irriverenza... non te le racconto!
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Baia

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lorenz

Il rischio è di darsi a vicenda delle belle ginocchiate nelle palle! 
Fescion? Sempre, sempre! Anche in mutande. O nella tormenta.

Cliccare sul mouse è come girare una pagina, ma tu sei talmente arretrato che ti lecchi il polpastrello del dito medio...

"E STATA DURA MA CE L'HAI FATTA... BRAVO BISCHERO!" (Iscrizione trovata da Sir Edmund Hillary sull'Everest)

guardinga76

Citazione di: Baiadangela il Gennaio 13, 2012, 02:13:04 PM
X Guardinga incredula e diffidente...

http://www.youtube.com/watch?v=eV_x78Jz4MA


:) ambè baia...ma così si...è il gioco preferito dai miei piccolini, ma ovviamente passano sotto le mie gambe ;)...da come l'avevi raccontata sembrava che i principianti a loro insaputa venissero sorpresi da dietro e rimanessero attoniti dal vostro passaggio ;)
non far del male perchè peccato, non far del bene perchè sprecato

GiuliaLaBelva

Citazione di: flg il Gennaio 13, 2012, 07:57:58 AM
Dopo il topic sulle omologazioni FIS, e grazie a Guardy e a Baia, mi sono tornati in mente mille ricordi... Potrebbe essere un bel topic, vediamo cosa viene fuori. Inizio io
Bei ricordi. E bellissima l'amicizia che ancora lega le varie generazioni di ex atleti tra loro. Eravamo tutina solo in discesa, ma che bello aver vissuto quei momenti... A volte, nelle varie serate tra allenatori, ci divertiamo a ridere di come eravamo, e di come anche oggi, dopo trenta o quaranta anni di sci, ne siamo ancora innamorati ed entusiasti...
Dimmi che è una citazione di quel film di Fellini, ti prego DIMMELO!  :o