Informazioni sulle aree protette del comprensorio abetonese

Aperto da il_bieco_ambientalista, Febbraio 27, 2008, 12:39:06 PM

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AlessioAsf

In effetti, l'avversione che molti hanno nei confronti delle istituzioni e dei parchi è legata proprio a quello che dici te.
Preciso: te non dici quello che sto per scrivere, lo dico io infatti, però me lo hai fatto venire in mente.

Ovvero, si avverte la popolazione che ci sono le premesse per costituire un parco, anzi, un "piano" (vado più nel generico) in una data zona, (rapporto vantaggiosità dell'operazione: £££££££££££££££ politico £ popolazione),

poi si racconta (magari chi lo racconta ci crede davvero perchè gliel'hanno garantito [CHI? MAH!])

che per i residenti e che per gli utenti ci saranno più vantaggi che svantaggi, anzi che dico, di svantaggi a guardar bene non se ne vedono.

Il popolo condivide la scelta, anzi, SENTE il bisogno di far realizzare il piano in questione, e poi, col tempo, piano piano, vede le promesse non "mantenersi" (uso la parola promesse come se si trattesse di un essere vivente, di un qualcosa a sè, di indipendente) anzi, si SCOPRE qualche cosa nuova, qualche regola nuova che è importantissima per la salvaguardia del progetto, del piano.

Finchè, come diceva GC. mi sembra, il cittadino non si sente più padrone a casa sua. Dove invece imperversano alcuni privilegiati.

Non è il caso di Campolino o del Sestaione, non è il riassunto di un altro caso specifico, ma è come  (MI) SEMBRA una abitudine di programmare, di pianificare che negli anni'70/80 da noi in Italia andava molto di moda.

Detto questo, chiudo come ho cominciato il 3d, queste cose fanno sì che il cittadino, anzi, voglio usare una parola che vorrei fosse più di moda, IL CONTRIBUENTE si stufa dei parchi, si stufa delle "solite" promesse, e se se lo sente proporre (specie in alcune località dove la popolazione è più "sincera") magari si arrabbia e ti picchia!!

Comunque, grazie della spiegazione, e dei tuoi interventi. Grazie a tutti coloro che scrivono o che leggono il forum e poi ne parlano in giro. Secondo me, serve, tutto questo.

A.
Alessio
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il_bieco_ambientalista

allora..te praticamente hai disegnato un po' quello che è il tipico scenario derivante dall'istituzione di una qualsiasi area protetta. e come ho già scritto io concordo in sostanza su un punto che abbiamo già evidenziato: cioè che alla fine, per chi sta a Piandinovello o all' Abetone, l'istituzione di un'area protetta ha un effetto che non è molto diverso da quello che deriverebbe loro dalla costruzione di una viadotto sopra la testa. e cioè una sostanziale riduzione della godibilità del "proprio" territorio nel caso del parco, del "proprio" paesaggio nel caso del viadotto.

quindi, se io fiorentino sono stra-contento dell' istituzione dell'area protetta, è chiaro che non necessariamente lo sarà l'abetonese, che peraltro vive circondato da boschi meravigliosi, protetti e non, e non vede poi una grossa differenza tra Campolino e - che so - gli Imposti alla Secchia.

c'è però secondo me, nell'approccio che hai, una cosa che non torna:cioè sostanzialmente questi due presupposti, che vorrei chiederti di chiarire per poter affrontare meglio il discorso. tu, nel "racconto" che fai, dici:

1) poi si racconta (magari chi lo racconta ci crede davvero perchè gliel'hanno garantito [CHI? MAH!])

che per i residenti e che per gli utenti ci saranno più vantaggi che svantaggi, anzi che dico, di svantaggi a guardar bene non se ne vedono.


2) Finchè, come diceva GC. mi sembra, il cittadino non si sente più padrone a casa sua. Dove invece imperversano alcuni privilegiati.


riguardo a 1, mi sembra però che ci sia un equivoco: cioè, la scelta di istituire il parco non è una scelta fatta "dagli ambientalisti"..non è una scelta politica: è una scelta che si basa su criteri naturalistici ed ecologici, cioè oggettivi o perlomeno tendenti all'oggettività, che sono cosa diversa dalle posizioni (soggettive) degli "ambientalisti".

capisci? l'istituzione della riserva orientata è avvenuta nel 1972, ed è stata resa operativa 5 anni dopo (1977): ma è una decisione che ha preso lo Stato, di concerto con l'università, su base di studi che a Campolino vengono effettuati dal 1936 ( :o).

non è stata una decisione politica, è stata una decisione "tecnica", capisci? cosa diversa è avvenuta invece per il discorso val-di luce-fratini-chiusura cestovia campolino, ecc. in cui le scelte naturalistiche hanno seguito le dinamiche economiche, senza sovrapporvisi come è invece avvenuto per la riserva orientata.

- riguardo a 2, non ho capito chi sarebbero i privilegiati. ci va solo la Forestale e le visite guidate, no? se ci hai visto altra gente, ti invito a segnalarlo alla Forestale, anzi.
..ci mancava quella del calabrone.ma la teoria sociale del complotto è da considerarsi sostitutiva dell'idea di dio.
(Gabriel Omar Batistuta)

«la montagna è dove finisce il pane e iniziano i necci».
(Barack Obama)

AlessioAsf

Forse mi sono espresso male, o forse hai letto male te. ho internet lento e faccio prima a scrivere che a ricontrollare ciò che ho scritto prima e eventualmente chiarire.

Parlavo in senso generale, perchè non ho conoscenze dirette del caso del parco del Sestaione.
Sia nella costituzione del parco, che in alcuni casi in Italia è stata "suggerita" da (non si sa chi, alla fine) e poi votata dalla popolazione.  - non parlavo del caso specifico -

Sia dei privilegiati, parlavo in generale. Però, faccio un esempio per spiegare, sai quante volte coloro che prestano servizio in un'area in cui ci sono delle prescrizioni sono gli unici che possono eludere tali prescrizioni? A volte.
E se ci sono funghi o selvaggina o molluschi, vietati da cogliere o cacciare o pescare, sai se a volte chi fa le "retate" non si gode ciò che è stato sequestrato? A volte.
Oppure correre i rally con la jeep o con la panda4x4 dove non si può transitare.. A volte.
Questi "a volte" nelle piccole comunità, si scoprono, si sanno, e fanno più male a livello personale
Alessio
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il_bieco_ambientalista

beh, questi sono disonesti e ladri..bracconieri della comunità civile..se ne vadano in culo.

avevo letto con attenzione quanto hai scritto. intendo dire anche questo, facendotela più breve:

proseguiamo nell'esempio del sestaione, che è emblematico. se accettiamo - e mi sembra che sia condiviso - che la Picea di Campolino è importantissima, e si fanno studi seri che certificano che solo istituendo la riserva si protegge la sua possibilità di rinnovarsi..

..ecco, a quel punto allora le esigenze economiche passano in secondo piano, no? una volta che si scopre (prima non si sapeva) che quella zona protetta è necessaria pena la scomparsa del popolamento vegetale, cosa dovremmo fare? in casi come questo non ci sono molti spazi di compromesso tra uomo e natura, mi sembra: in questi casi o si protegge o si causa "estinzione" (in questo esempio teorico, estinzione potenziale della pecceta).

e cosa dovremmo fare quindi? in questi casi si istituisce l'area protetta e si dà un risarcimento economico alla popolazione locale, oltre a fare varie altre iniziative che finora non vengono fatte, come detto, e che forse prima o poi si inizierà a fare.

te che faresti, in un caso del genere? cioè quando la necessità di protezione è forte, non negoziabile, come nel caso della pecceta protetta dalla riserva orientata?

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cocchigno

Citazione di: il_bieco_ambientalista il Giugno 03, 2008, 03:58:17 PM

non è stata una decisione politica, è stata una decisione "tecnica", capisci? cosa diversa è avvenuta invece per il discorso val-di luce-fratini-chiusura cestovia campolino, ecc. in cui le scelte naturalistiche hanno seguito le dinamiche economiche, senza sovrapporvisi come è invece avvenuto per la riserva orientata.


caro bieco, mi sembri molto ferrato sull'argomento, io purtroppo non lo sono e anche per questo intervengo poco (o forse non sono proprio intervenuto...) in questo topic ma l'argomento mi interessa eccome! mi spiegheresti, se ti va, cosa è successo riguardo la chiusura del campolino..... ho provato a cercare un po nel forum... un idea me la sono fatta.... ma continua a rimanermi un pò di confusione...

AlessioAsf

Che farei? Bieco? Non lo so.

Così, col cuore, d'impulso ti direi "sì, facciamolo, al diavolo tutto e tutti tiriamo a diritto.. tanto chi piange c'è sempre poi ci si abituano, a piangere.."

Poi, per quel poco che so, per quel poco che ho visto, mi rendo conto che a fare i danni si fa presto sia a costruire e via che a "preservare" seguendo un modello di parco "perfetto".

Quindi, per non fare danni, ti rispondo che non lo so cosa farei, non ho le conoscenze specifiche, non ho esigenze personali che potrebbero inquinare il mio metro di giudizio ma che mi spingerebbero almeno verso una decisione. Non lo so. No.

Ma so che, se proprio bisogna fare qualcosa, inizierei laddove sono già a buon punto, perchè mi insegnava la mia mamma che quando si incomincia un lavoro si deve anche finire, e senza tirar via, va fatto bene. Troppo facile lasciare tutto a metà e imbastire un nuovo progetto.


A.
Alessio
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il_bieco_ambientalista

..io credo di capire a cosa ti riferisca, e credo che coincida con quanto sostengo io: cioè proseguire con la val di Luce (dove l'ambiente naturale è già più antropizzato) nel percorso di sviluppo urbanistico già in atto, magari anche aprire nuove piste, per dire. e in una valle su quattro del comprensorio programmare (come sta avvenendo) un turismo diverso, che peraltro poi attrae anche come mosche al miele i fondi comunitari e statali, e non impedisce peraltro di riaprire piste da discesa e piste da fondo.

questi fondi vengono ridistribuiti sul territorio coinvolto, ognuno il su' pane ce l'ha (anche a Pdn, per dire), la val di Luce diventa "paese" e la val Sestaione ridiventa "natura". E le scuole hanno un posto dove andare a studiare qualcosa che in tutto il resto dell'appennino non si trova, escluso il passo del Cerreto.

questo sarebbe, per il mio modesto parere, un modello di sviluppo ideale. poi, come dici te, il modello di parco perfetto non esiste.

(se poi non ti riferivi a questo scusami, Alessio :-\..)

gli obiettivi, comunque, restano contemporaneamente la vita delle popolazioni montane (il perseguirsi di questo importantissimo "presidio" del territorio, cioè) e la tutela reale, effettiva, delle emergenze naturalistiche, ove vi siano. io la vedo così.

-riguardo alla questione da te posta, Cocchigno:

Citazione di: cocchigno il Giugno 03, 2008, 04:45:15 PM
caro bieco, mi sembri molto ferrato sull'argomento, io purtroppo non lo sono e anche per questo intervengo poco (o forse non sono proprio intervenuto...) in questo topic ma l'argomento mi interessa eccome! mi spiegheresti, se ti va, cosa è successo riguardo la chiusura del campolino..... ho provato a cercare un po nel forum... un idea me la sono fatta.... ma continua a rimanermi un pò di confusione...

sei gentile e ti ringrazio, ma sarei moooooolto arrogante se pensassi di poterti descrivere la storia della chiusura di Campolino..io mi intendo di alcuni aspetti di tutela in generale, non molto del caso specifico che, anzi, sono riuscito ad approfondire proprio grazie al forum.

ti segnalo tre topic in cui si è parlato della storia..ce ne sono altri sicuramente, semmai poi si guarda un attimo di riunificarli come si diceva su altri thread:

http://www.abetoneforum.it/forum/index.php?topic=1895.0

http://www.abetoneforum.it/forum/index.php?topic=1070.0

http://www.abetoneforum.it/forum/index.php?topic=1414.0


poi magari te ne trovo altri. su questi trovi un po' di storie, che alla fine è facile riunificare in un filo conduttore ;).

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AlessioAsf

No Bieco, non mi riferivo alla Val di Luce a dire il vero, e, devo ancora decidere se mi piace, il progetto val di luce. Comunque, anche nelle aree dove si decide di edificare, c'è modo e modo di farlo.


A.
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il_bieco_ambientalista

..che bischero che sono..ero sicuro :-\.. va beh..resta la "descrizione del percorso ideale" che farei io :D..

comunque è importante considerare che le leggi sul governo del territorio in Toscana sono leggi coi controcogl molto severe, di quelle leggi che garbano agli ambientalisti :D.

mi sono trovato, nei giorni scorsi, a vedere per bene la vigente legge toscana sul governo del territorio (l.r. 1/2005).

art. 3 comma 4: "nuovi impegni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti. Essi devono in ogni caso concorrere alla riqualificazione dei sistemi insediativi e degli assetti territoriali nel loro insieme, nonché alla prevenzione e al recupero del degrado ambientale e funzionale"

ti rendi/vi rendete conto di quanto questa legge sia "forte", nel porre un freno all'urbanistica selvaggia?

considera che le leggi della toscana sono gerarchicamente sovrapposte alle leggi comunali, sia pure con meccanismi di "sussidiarietà" delle decisioni prese.
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cocchigno

hai per caso letto (o meglio dato una scorsa visto che ci vuole un anno a leggerlo) il PIT, Piano di Indirizzo Territoriale della Region Toscana?
E' scritto da poeti e non da legislatori... ma quello frena ancora di più....

AlessioAsf

Bisogna vedere se c'è possibilità di deroghe specifiche (su richiesta) o se ci sono eccezioni (o scappatoie). Perchè in alcuni luoghi, i vincoli ambientali impediscono a un CONTRIBUENTE di realizzare che ne so, una tettoia o i pannelli fotovoltaici integrati, ma non i pannelli fotovoltaici semi-integrati, che magari puoi fare su un telaio, et voilà! ecco la tettoia.


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il_bieco_ambientalista

Citazione di: cocchigno il Giugno 03, 2008, 06:26:27 PM
hai per caso letto (o meglio dato una scorsa visto che ci vuole un anno a leggerlo) il PIT, Piano di Indirizzo Territoriale della Region Toscana?
E' scritto da poeti e non da legislatori... ma quello frena ancora di più....

si, non tutto ma l'ho scorso un po'. comunque se cerchi su google o nel sito della regione "metaprogetto del Pit" trovi un buon riassunto, anche grafico.

anche questo link è abbastanza chiarificante, non so se l'hai letto:

http://www.rete.toscana.it/sett/pta/territorio/pit_2005_2010/menu.htm

se ne hai altri postali anche te, per favore..sono aspetti molto utili e interessanti, secondo me.

Citazione di: Alessio Sci il Giugno 03, 2008, 06:33:35 PM
Bisogna vedere se c'è possibilità di deroghe specifiche (su richiesta) o se ci sono eccezioni (o scappatoie). Perchè in alcuni luoghi, i vincoli ambientali impediscono a un CONTRIBUENTE di realizzare che ne so, una tettoia o i pannelli fotovoltaici integrati, ma non i pannelli fotovoltaici semi-integrati, che magari puoi fare su un telaio, et voilà! ecco la tettoia.

A.


ovviamente, fatta la legge. trovato l'inganno :(. comunque sia la disciplina sui vincoli ambientali, che quella sui vincoli paesaggistici, è in generale in grande ridiscussione in questo momento, anche per questioni come quelle che hai accennato. anche a Firenze il regolamento urbanistico che analizza il problema-pannelli lo stanno discutendo ora ora.

ripeto che anche la legge toscana sui parchi è attualmente in via di stesura, e sta per iniziare la fase del confronto sulla bozza:

http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=13721
..ci mancava quella del calabrone.ma la teoria sociale del complotto è da considerarsi sostitutiva dell'idea di dio.
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AlessioAsf

Provocazione:

e se una legge più rigida fosse solo uno strumento evoluto per impedire ai "nemici" di fare qualcosa ma utile per farlo fare agli "amici"?
Alessio
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il_bieco_ambientalista

boh, aspetto di sentire un po' che ne pensano i forummisti..non voglio monopolizzare il topic.

(e lo so che lo fo lo stesso,via..cerco di migliorare,ok :D?)
..ci mancava quella del calabrone.ma la teoria sociale del complotto è da considerarsi sostitutiva dell'idea di dio.
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paolino

Citazione di: Alessio Sci il Giugno 03, 2008, 07:03:53 PM
Provocazione:

e se una legge più rigida fosse solo uno strumento evoluto per impedire ai "nemici" di fare qualcosa ma utile per farlo fare agli "amici"?

Penso che possa succedere e che sia successo, ma in questo contesto chi sarebbero gli attori della "truffa"?