il flex questo sconosciuto

Aperto da vintage, Aprile 15, 2013, 10:11:02 PM

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vintage

con la dovuta premessa che sono ignorantissimo sui materiale e le loro tecnologie, mi sono ritrovato in u na discussione sul flex degli scarponi, ed essendo per me abetoneforum la bibbia assoluta, posto qui il mio amletico dubbio...questo inverno dopo circa 15 anni di inattività sciistica ho ricominciato, noleggiando ogni volta l'attrezzatura, ed ho provato diversi modelli sia di sci che di scarponi. parlando con degli amici esperti, e dicendogli quale era lo scarpone con il quale mi sono trovato meglio, tant'è che volevo acquistarlo, mi hanno detto che per come vado io il flex di quel modello è troppo basso (80) e che mi servirebbe almeno un 90/100...qualcuno di voi sa illuminarmi su questo argomento ?

valerio

Se non dici quanto pesi, quanto sei alto e come scii, ogni consiglio sarà vano...

guardinga76

non far del male perchè peccato, non far del bene perchè sprecato

vintage

giusto...sono alto 183 e peso 80 kg....vedermi sciare non è un bello spettacolo  :D , il livello dovrebbe essere "legno marcio"  :), cmq, diciamo che fino alle pendenze medie non ho nessun problema, le piste dell'abetone le percorro quasi tutte. penso che si possa definire un livello intermedio.

marquez85

quel quasi tutte mi preoccupa....se unito al fatto di livello intermedio.
Anche io mi definivo livello intermedio, ma poi le verità vengono a galla: scendo tutte le piste senza paura, ma di conduzione sulle lamine solo l'accenno.

Per quanto riguarda gli scarponi ci sono vari aspetti/varianti da prendere in considerazione. Il flex è l'ultimo di questi nonchè quello meno veritiero in quanto non è un parametro fisso e non sempre un 130 di head corrisponde a un 130 di atomic (marche a caso ;)).
Tornando agli aspetti da valutare per gli scarponi:
-sono la parte più importante dell'attrezzatura
-solo un'esperto ne capisce qualcosa e ti sa consigliare il prodotto adatto per te in base alle tue caratteristiche
-cosa vuoi raggiungere? livello oro per poter andare come i mister tutina a razzo, progressione in 3/4 anni migliorando la tecnica e seguito da un maestro o semplicemente arrivare a fine giornata con i piedi vivibili e non esser con i polpacci e tibie brasate??
-per errate esperienze/soldi/tempo sprecato ti consiglio varie strade:
--filippo di sport professional all'abetone: unico e vero bootfitter serio e competente su scarponi e sci, fa qualsiasi intervento e i miglioramenti si vedono anche su una cippa come me, unica pecca prezzi non proprio concorrenziali sul nuovo e sci/scarponi della stagione passata (ad esempio quest'anno aveva gli head con la coda nera e le 2 strisce bianche dietro(mod 2011/2012), quando alcuni vendono già roba della prox stagione), in compenso è un'ottimo maestro e ha un'assistenza favolosa in quanto si trova proprio all'abetone.

--marco pistoni di ornello sport: si trova lontano: ad asola in provincia di mantova. Pregi: realizza tramite fitt circa 60/70 scarponi a stagione e di piedi ne vede passare di ogni tipo quindi ne conosce i dettagli e saprà consigliarti il meglio; inoltre i prezzi sono iper mega concorrenziali e ha roba del prossimo anno che già vende. Difetti: non è vicino all'abetone anche se ha un'assistenza eccellente ed ha modi un pò burberi, specie verso certe marche e verso chi non conosce, per il resto è ottimo.

Sappi che con gli scarponi ti sei infilato in un ginepraio infinito.  ;)

paolino

Se vai in questo periodo qui all'abetone troverai grande disponibilità un po' da tutti i rivenditori, sportprofessional, milianti, balante...ti metti lì un'oretta, provi 4-5-6 paia di scarponi diversi, parli con gente competente e vieni via contento.
Tra l'altro ora immagino i prezzi siano anche un po' più bassi rispetto a qualche mese fa.

Baia

Io sono maniacale per l'attrezzatura, tanto nel tennis quanto nello sci.

Ti ho citato il tennis perche' ritengo l'incordatura l'esatto corrispettivo dello scarpone da sci.

Esistono in commercio ccentinaia di marche diverse per le corde e ogni marca proprone all'interno della propria gamma decine e decine di modelli diversi.
Diverso il materiale, diverso il calibro, diversa la forma, diversa la tensione con conseguente miriade di combinazioni diverse che contribuiscono a cambiare radicalmente il comportamento di una stessa racchetta.

Stesso discorso vale per lo scarpone da sci.... in tutte le sue innumerevoli varianti e modifiche apportabili da mani esperte, sono in grado di stravolgere il comportamento dello sci stesso, o meglio, di trasmetterti sensazioni diverse pur avendo sotto ai piedi il medesimo attrezzo.

Ciò premesso e malgrado la mia fissazione per i materiali in tutte le loro innumerevoli sfumature, considerato il livello tecnico che hai descritto il mio consiglio è di recarti direttamente nei negozi più forniti e provare la calzata dei vari modelli che ti saranno proposti.

Al posto tuo mi orienterei sulla scarpa che ti risultera al contempo maggiormente "fasciante" e confortevole, senza troppo preoccuparmi dell'indice Flex, che come ti ha già spiegato Marquez non è univoco e sempre più spesso ridotto ad un banale riferimento commerciale.
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Baia

A tal proposito, comunque, t'inoltro un articolo apparso su "Sciare" di chiaro spessore tecnico (sebbene sia orientato all'agonismo giovanile) nel quale troverai numerosi riferimenti utili a farti un'idea sugli scarponi in generale.


Come scegliere lo scarpone per un giovane atleta
Battista Tomasoni

Analisi tecnica e consigli utili su come scegliere il modello ideale per gli agonisti in tenerà et che iniziano a fare sul serio



E' importante scegliere molto scrupolosamente gli scarponi da sci. Lo scarpone, di tutti i materiali che compongono l'attrezzatura, sia quello più importante e questa opinione è fortemente condivisa a livello globale.

La sensibilità e il feeling che si crea con lo sci e con la neve derivano dalla precisione dello scarpone, dalla forma, dalla calzata, dall'aderenza dello scafo e della scarpetta a tutto il piede. Lo scarpone deve essere come un guanto che aderisce alla mano, la trasmissione di ogni impulso deve essere perfetta senza dispersioni.  Il piede è un fortissimo recettore di impulsi, dal piede, intelligente, partono messaggi che arrivano al cervello e il cervello fa partire impulsi che arrivano ai muscoli e muovono il corpo . Il piede recepisce ogni movimento dello scarpone, dello sci, del terreno ....Il piede intelligente sente cosa succede SOTTO e fa muovere SOPRA ..  Ci sono piedi un po' più "Intelligenti" altri magari un poco meno,... ma una cosa è certa ..... tanto più la scarpa  è scelta bene e più probabilità ci sono che la macchina SCIATORE si muova CONSAPEVOLE di quello che succede..

Il piede come ogni parte del nostro corpo va educato, particolare attenzione va quindi data alla camminata in modo che sia la conseguenza di giusti appoggi del piede che devono essere quindi oggetto di attenta analisi  scheletrica e posturale. Si può concludere questo inizio-discorso con una domanda: come può uno sci andare a destra se il piede che lo comanda punta sempre a sinistra??

Cosa e Come scegliere ....

Quando il giovane sciatore è cresciuto ed ha già un fisico formato, il modello di riferimento  è il modello TOP, da gara, che ogni azienda ha in produzione. La scarpa da gara c'è sia da adulto che da bambino. Questi scarponi hanno la caratteristica di essere abbastanza stretti per permettere di avere la sensibilità e l'immediatezza di cui parlavo prima . Solitamente non hanno un ottimo comfort, ma dopo un lavoro accurato e personalizzato di mani esperte, anche il comfort diventa buono. Giova sempre essere detto e ribadito  che uno sciatore non deve avere male ai piedi e al minimo contatto o dolorino bisogna impegnarsi a sistemarli e "fresarli".  Lo scafo può essere  di una misura poco più grande del piede, con la scarpetta lo spazio interno è completamente riempito. Il tallone si appoggia dietro e l'alluce si appoggia davanti ... lo spazio che rimane è minimo ... 0,5 cm!  . Se c'è questa precisione difficilmente si lamenta male ai piedi.  La cosa importante da sapere è che lo scafo ha una forma che fa alloggiare il piede. Tanto più la misura è giusta, tanto più gli spazi coincidono (es: il malleolo e il collo del piede). Se invece lo scarpone è grande e il piede è piccolo gli spazi non coincidono e gli scarponi fanno male, e, oltre che a non fornire la precisione e sensibilità ... il piede è sordo , ma non perché è sordo , ma perché lo diventa in quanto lo scarpone è grande! Questa situazione crea anche una maggior probabilità di infortuni .

A tutti i ragionamenti sulla misura seguono i ragionamenti sulle caratteristiche della scarpa che sono:               
1 Durezza
2 Inclinazione suola
3 Inclinazione gambetto

Durezza:  negli ultimi anni con l'avvento degli sci sciancrati le durezze delle plastiche degli scarponi si sono molto ridotte. Quindi la scarpa deve essere morbida ma nello stesso tempo reattiva. Per chi ad esempio pesa quasi 90 chili e usa una plastica media, 150 di flex. Nei mesi freddi è perfetta, mentre nei mesi più caldi servirebbe un flex 170.

Le durezze o FLEX partono da 60 poi si passa a 70-90-110-130-150-170   I bambini di 25-30 kg usano flex 60-70 circa , quelli di 40-50 kg usano 90-110  vero i 55-60 kg 130 .... poi si sale ...

Inclinazioni (suola e gambetto):  Qualcuno in SLALOM e GIGANTE usa una scarpa che ha la suola inclinata di 1 grado all'esterno e il gambetto inclinato di 1 grado all'esterno. In super  tenderebbe ad usare un'altra scarpa che è 0 di suola e 0,5 all'esterno  il gambetto.

Gli scarponi hanno una inclinazione standard che di solito è di 0 gradi la suola dello scafo e 1 grado il gambetto.

Durata della scarpa : Sarebbe auspicabile che le scarpe venissero cambiate ogni anno perché le suole si consumano e le plastiche perdono di reattività presupposti essenziali per le performance. E' ugualmente importante anche avere una scarpetta nuova che fasci bene il piede e permetta al piede di stare fermo.

Bene! Dopo questa piccola dissertazione sulle scarpe degli sciatori e , specialmente, su quelle dei ragazzi, va detto che  naturalmente ci sono anche altre priorità. A volte una scarpa super perfetta e performante non è fondamentale perché c'è ancora molto lavoro tecnico da fare, ma è un po' il gatto che si morde la coda ..... se non ho una scarpa performante il miglioramento tecnico è molto rallentato .. e il rischio fisico aumenta.  Investire sullo scarpone è una necessità .... !!!!


Piccola nomenclatura sullo scarpone:
•Scafo: parte inferiore dello scarpone che si fissa allo sci
•Gambetto (o gambaletto): parte superiore che è incernierata e fissata sullo scafo
•Ganci: sono i dispostivi che permettono di serrare + o – energicamente il piede all'interno dello scarpone (a volte in casi estremi possono essere spostati: per es. polpacci magri o grandi). Possono essere modificati a volte se troppo vicini alla neve
•Strap: determinano una ulteriore chiusura dello scarpone attraverso la maggior adesione della linguetta alla tibia
•Sottopiede o Zeppa: è la parte (spesso)  rimovibile incastrata all'interno dello scafo al di sotto della  scarpetta
•Scarpetta: è la parte che rende calzabile lo scarpone e può essere più o meno sottile a seconda dei modelli; è estraibile e dotata di un sottopiede interno che può essere pure rimovibile o sostituibile con altri anatomicamente preformati se e quando necessario)
•Flex index: indice di durezza dello scarpone; va da 60 per i bambini fino a 170 (hard) per gli adulti come spiegato bene sopra
•Bugnatura: modellazione dello scarpone per poter garantire quelle caratteristiche anatomiche personali che non compromettano la funzionalità del piede e non si provochi dolore: essa può determinare un allungamento vero e proprio della punta, ovvero un allargamento in determinati punti anche diversi tra i due scarponi a seconda delle necessità anatomiche
•Fresatura: corrisponde alla bugnatura ma in forma più leggera, quando con pochi limitati lavori un piede, già di per sé regolare, trova un alloggio già perfetto solo da migliorare per non incorrere in inutili quanto fastidiosi dolori.
•Inclinazione: è l'angolo che si crea tra l'asse teorico verticale e la linea mediana di scafo e gambetto, guardando lo scarpone da dietro e prendendo come riferimento la larghezza di scafo e gambetto (angolo 0° vuol dire che la suola dello scafo poggia perfettamente in piano, angolo 1° esterno/interno vuol dire che quello è l'angolo che si crea con la verticale)
•Spessoramento: in casi di continui cambi di regolamento delle norme internazionali che regolano l'agonismo,  è possibile che sulla suola dello scarpone vengano applicati degli spessori di spessore variabile (da 1 a 7 mm) per sfruttare la miglior performance che lo scarpone è in grado di dare. Tale applicazione non deve però portare lo scarpone al di fuori delle norme DIN che regolamentano la sicurezza del fissaggio dello scarpone all'attacco.
•Suola: è la parte dello scafo che poggia sullo sci e che ha il maggior consumo quando ci si sposta  camminando; è particolarmente importante la necessità che venga conservata al meglio perché deve garantire la sicurezza nell'aggancio degli attacchi
•Cat – Trac: è il dispositivo che calzato sempre sopra la suola consente di non consumare le suole  stesse e/o gli spessori dello scarpone garantendo la sicurezza, costa circa € 35,00



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vintage

wow grazie per le risposte molto esaustive ! mi sono fatto un quadro un pochino + chiaro. considerando che il mio obbiettivo è quello di sciare molto tranquillamente ed arrivare alla sera con i piedi vivi, opterò per lo scarpone con il quale ho trovato il miglior compromesso fra sensibilità e comodità (consigliatomi fra l'altro dai ragazzi, gentilissimi, di sport professional).

skifischer

Non comprare uno scarpone da gara  con un flex di 120 130.Ti serve uno scarpone comodo, con un flex intorno al 90/ 100. Sei un bel vitello come me , ma sei vuoi migliorare devi piegare "gioco caviglia piede", e se non ti pieghi bene per  il flex troppo duro,non migliori ,anzi, peggiori la sciata... :)SCommetto che torna con un 130 >:(

guardinga76

Citazione di: skifischer il Aprile 17, 2013, 03:28:04 PM
Non comprare uno scarpone da gara  con un flex di 120 130.Ti serve uno scarpone comodo, con un flex intorno al 90/ 100. Sei un bel vitello come me , ma sei vuoi migliorare devi piegare "gioco caviglia piede", e se non ti pieghi bene per  il flex troppo duro,non migliori ,anzi, peggiori la sciata... :)SCommetto che torna con un 130 >:(

semplice ma coinciso...bravo skifischer ;)....qui non siamo in coppa del nonno ricordatevelo!...Vintage vai provi ti ci muovi un pò e ti fai consigliare dagli addetti ai lavori...chiunque sia, per la scelta di uno scarpone per il livello che hai, sarà sicuramente preparato ;)...
non far del male perchè peccato, non far del bene perchè sprecato

zorro

Io sono un ignorante totale, quindi la mia è solo una domanda, ma flex 90 per uno di 80 kg non sono troppo pochi (a meno che non sia proprio un principiante), lo scarpone, oltre a deformarsi, non dovrebbe trasmettere anche i comandi allo sci?
2014/15: 2 Stubai, 25 Abe, 7 S.ronda
2015/16: 31 Abe, 1 Doga, 1 Livigno
2016/17: 2 Stubai, 26 Abe, 2 S.ronda; 2 Andalo
2017/18: 24 Abe, 1 Stubai, 1 Kronplatz, 2 S.ronda, 1
Roccaraso
2018/2019: Abe 22, Doga 1, Selva 2, Cimo 1
2019/2020 M.di C. 2, Abe 10

guardinga76

90 in effetti è un pò pochino...però in realtà bisognerebbe vedere la sciata ed il livello effettivo....(alle volte c'è chi si sopravvaluta e viceversa sinceramente :P un conto è sciare lungo i pendiii ripidi e un conto è "scendere")...perchè se è una persona che non si piega è inutile la scelta di un materiale rigido...ripeto 90 è indicativamente poco, se consideri che per i minitutina si fa usare un 75 ;)...se comunque si va in un negozio un addetto ai lavori vede subito come ti ci muovi e sa darti consigli giusti ;)
non far del male perchè peccato, non far del bene perchè sprecato

guardinga76

#13
L'articolo postato da Baia è molto utile e dà un' idea più precisa dell'argomento ma ritengo siano discorsi validi per persone con una tecnica assai più elevata ;)...in generale uno scarpone deve fasciare bene il piede e la caviglia e polpaccio, deve essere comodo perchè non siete a fare gare e adatto al vostro livello ;)....

non far del male perchè peccato, non far del bene perchè sprecato

Django

Pure io devo cambiare scarpone e allora faccio una domanda anche io. Non ho la pretesa di una risposta netta, ma vorrei avere qualche parere.
Fermo restando che uno deve scegliere la scarpone che si "sente" meglio quando indossato, non so su quale fascia di prezzo orientarmi.
Scartando gli scarponi da veri esperti o agonisiti, e rimanendo su quelli da semplice appassionato/turista che scia benino ma punta principalmente a divertirsi in tranquillità, quanto devo investirci?
Ho visto che ci sono alcuni che stanno fra i 140-180 euro  e altri fra i 230-270: so che lo scarpone è molto importante ma vale la pena prendere la categoria superiore?
A titolo di esempio (e solo quello) cito Salomon XWAVE X nella prima categoria e NORDICA F4 nella seconda. Ripeto sto solo parlando della categoria di prezzo non del singolo scarpone (che principalmente credo vada scelto in base a come uno se lo sente).